Collaborazione con il fotoreporter Pierpaolo Mittica

Storia di Radinka Radinka è un villaggio altamente contaminato situato a pochi chilometri dal confine con la zona di esclusione di Chernobyl. A 40 anni dal peggior disastro nucleare della storia, la popolazione delle terre contaminate da Chernobyl continua a soffrire e a morire per le conseguenze del disastro nucleare. Dopo l’incidente alla centrale di Chernobyl avvenuto il 26 aprile 1986 fu creata una zona di esclusione di 30 km di raggio dividendo artificialmente la provincia di Polessie (provincia del nord dell’Ucraina) e posizionando il villaggio di Radinka nella zona 4 di contaminazione radioattiva, la zona delineata con meno contaminazione, nonostante i livelli di contaminazione in quel luogo fossero altissimi. Da sempre questa zona è un luogo economicamente depresso perchè nessuno investe in una terra contaminata e persa per sempre, le possibilità di lavoro sono poche e chi può va via, chi non può deve arrangiarsi e sopravvivere soprattutto con coltivazione e allevamento, prodotti locali tutti contaminati che mettono a rischio la salute della popolazione. Lo scienziato bielorusso Yuriy Bandazhevsky da anni sta studiando le conseguenze di questa contaminazione sui bambini residenti a Radinka e nella provincia di Ivankiv. Dai suoi studi l’80% degli oltre 3700 bambini esaminati, e che vivono in queste terre ai confini con la zona di esclusione, ha turbe del ritmo cardiaco, in relazione diretta con la quantità di cesio incorporata. Inoltre il 30% presenta una contaminazione interna da cesio 137 sopra i 50 Bq/kg, livello in cui si sviluppano tutte le patologie. In questa situazione i bambini di Radinka e delle terre limitrofe alla zona di esclusione di Chernobyl hanno il futuro segnato. La guerra Il 24 febbraio 2022, la Russia invade l'Ucraina, iniziando la sua occupazione proprio dalla zona di esclusione di Chernobyl. L'area viene occupata dalle forze russe e completamente isolata dal resto del mondo. Per più di un mese la centrale di Chernobyl rimane nelle mani dei russi, lasciando il mondo con la paura di un nuovo incidente nucleare, fino al 31 marzo, quando le truppe russe iniziano il ritiro. La vita è cambiata totalmente per la comunità di Chernobyl, i russi hanno lasciato dietro di sé devastazione e morte. Con lo scoppio della Guerra e l’invasione russa la situazione si è aggravata notevolmente in tutta l’Ucraina e specialmente nelle terre contaminate da Chernobyl. Oggi, con la guerra, la situazione è drammatica per la popolazione locale. Oltre al problema delle radiazioni si è aggiunto il problema della guerra. La vita a Radinka e nei villaggi intorno alla zona è complicata, diverse volte al giorno suona l’allarme antiaereo e i bambini durante le ore di scuola devono correre nel bunker. Spesso le lezioni interrotte continuano all’interno del bunker. Inoltre la zona è completamente minata per prevenire una nuova invasione da parte della Russia e questo è un grave rischio per la popolazione locale, oltre al fatto che impedisce alle persone di andare a raccogliere legna nei boschi e prodotti commestibili come funghi e bacche, elementi fondamentali per la sopravvivenza della popolazione di queste terre. Il progetto Radinka Nel 2014 L’associazione Mondo in Cammino con il suo compianto presidente Massimo Bonfatti scomparso nel 2020, arrivano a Radinka. qui inizia il progetto Radinka, che consisteva prima di tutto nel fornire cibo pulito da contaminazione radioattiva ai bambini della scuola di Radinka. Nel 2021 dopo la scomparsa di Bonfatti e la chiusura di Mondo in Cammino il progetto viene ereditato e ampliato dall’associazione San Matteo Onlus, che inizia anche il progetto di accoglienza in Italia dei bambini di Radinka. E’ stato per l’associazione San Matteo Onlus un onore e una responsabilità quella di continuare il progetto di Mondo in Cammino. L’abbiamo fatto proseguendo sull’idea originaria di fornire la mensa della scuola di cibi pulito a tutti i bambini. La guerra ci ha costretti ad ampliare gli interventi per andare incontro alle nuove esigenze come generatori per le tante ore da trascorrere nei rifugi e per il riscaldamento. Crediamo nell’accoglienza come valore per unire i popoli e per creare relazioni tra le persone e superare i conflitti. Per questo nel mese di Luglio 2024 un gruppo di bambini della scuola di Radinka ha trascorso un mese di risanamento e di vacanza nella nostra città accolto da famiglie che hanno spalancato loro le porte. Questo mese è stato condiviso con un gruppo di coetanei bielorussi. Questo vuole essere il nostro piccolo contributo alla pace, perché crediamo che dai più piccoli si possa iniziare un percorso di dialogo e di amicizia. Il progetto di accoglienza di questo gruppo misto infatti si chiama Amici Senza Frontiere ed è stato confermato anche per i prossimi anni. Perchè è importante Radinka Radinka è l’esempio di cosa c’è intorno alla zona di esclusione di Chernobyl, una zona abitata e altamente contaminata per millenni, totalmente dimenticata e con nessuna speranza. Er questo è importante aiutare i bambini di quella zona, per dare loro un futuro e una speranza di vita migliore. Trascorrere un mese lontano dalle zone contaminate e avere la possibilità di nutrirsi di cibo “pulito” permette ai bambini di ridurre di circa il 60% la presenza di radionuclidi nel loro organismo. Per questo motivo i bambini ucraini e bielorussi che vivono a ridosso della zona di esclusione sono oggetto di progetti di risanamento organizzati per loro da organizzazioni di Volontariato e famiglie. Un ponte di solidarietà che ha attraversato diverse generazioni.

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